SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA'
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ISO 9001
La norma ISO 9001 costituisce il riferimento normativo per i requisiti caratteristici dei Sistemi di Gestione per la Qualità. La ISO 9001 è progettata per essere adatta a qualsiasi organizzazione che decida di attuare al proprio interno un sistema di gestione basato su uno standard di valore internazionale.
La norma ISO 9001 non è solo una norma di “conformità” a dei requisiti, ma può guidare l’organizzazione verso il miglioramento continuo e l’eccellenza, mediante il controllo e il monitoraggio dei processi aziendali.
La certificazione è un elemento necessario nel rapporto cliente fornitore e un fattore discriminante di competitività, l’attenzione è aumentata anche da parte della Pubblica Amministrazione; è sempre più frequente che in bandi di gara compaiano elementi di qualificazione che avvantaggiano organizzazioni certificate. In alcuni casi la certificazione non costituisce solo requisito ma diviene addirittura un elemento indispensabile ai fini di un accreditamento.
Inoltre, nell’ambito dei lavori pubblici, la certificazione ISO 9001 è elemento indispensabile per la classificazione SOA.

ISO 3834
La norma UNI EN ISO 3834 è una guida che stabilisce i requisiti di qualità per la corretta gestione del processo di fabbricazione mediante saldatura. La norma è stata strutturata in modo da poter essere utilizzata per la fabbricazione, sia in officina che in cantiere, di qualsiasi tipo di costruzione saldata per fusione. La norma è suddivisa in quattro parti (Parte 1 – Guida per la scelta e l’impiego,  Parte 2 – Requisiti di qualità estesi,  Parte 3 – Requisiti di qualità normale, Parte 4 – Requisiti di qualità minimi).
La richiesta di certificazione secondo la ISO 3834 costituisce “presunzione di conformità” nell’ambito delle direttive europee (PED, CPD, Recipienti Semplici), mentre è obbligatoria per opere di ingegneria civile (DM del 14/01/2008 pubblicato sulla GU del 04/02/08).
La ISO 3834 si integra come linea guida per la gestione del “processo speciale” saldatura con la UNI EN ISO 9001.

Regolamenti End Of Waste EoW (Reg. UE 333/2011 – Reg. UE 715/2013)
A seguito della Direttiva 2008/98/CE della Commissione europea si è avviato un processo di riforma della disciplina sui rifiuti, che ha stabilito i principi per la cessazione della qualifica di rifiuto, i cosiddetti End of Waste. Un rifiuto cessa di essere tale, quando è stato sottoposto a un’operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfi i criteri specifici, da adottare nel rispetto delle seguenti condizioni: la sostanza o l’oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici, esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto, la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti, l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana”.

Il Regolamento (UE) N. 333/11 (Accreditamento ACCREDIA n° 122B), che è entrato in vigore il 9 ottobre 2011, indica i criteri secondo i quali se “il produttore applica un sistema di gestione della qualità” alcuni tipi di rottami metallici (in particolare rottami di ferro, acciaio e alluminio) cessano di essere considerati rifiuti. Successivamente è stato pubblicato anche il Regolamento (UE) N. 715/13 che indica i criteri relativi ai rottami metallici di rame con lo stesso approccio sopra descritto.

Combustibili Solidi Secondari CSS – DM 14/02/2013 n. 22
Il Decreto del Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare 14 febbraio 2013, n. 22 fissa i criteri specifici da rispettare affinché determinate tipologie di Combustibile Solido Secondario CSS cessano di essere qualificate come rifiuto (End of Waste). Gli impianti che producono CSS combustibile devono provvedere all'implementazione di un sistema di gestione a fronte della norma UNI EN 15358:2011 “Sistemi di Gestione per la Qualità. Requisiti particolari per la loro applicazione alla produzione di combustibili solidi secondari”. ITALCERT certifica a fronte della UNI EN 15358:2011.

UNI EN 14065
La UNI EN 14065 è una norma che impatta sui Tessili trattati in lavanderie – Sistema di controllo della biocontaminazione – RABC.
Lo standard descrive un sistema che permette di assicurare la qualità microbiologica di un processo di lavaggio tessile usato in specifici settori nei quali è necessario un controllo della biocontaminazione.
La norma descrive un sistema di analisi del rischio e un controllo della biocontaminazione (RABC) nel lavaggio industriale al fine di assicurare in continuazione la qualità microbiologica dei tessili lavati. Il metodo è applicabile ai tessili trattati in lavanderia e impiegati in settori specifici per esempio prodotti farmaceutici, dispositivi medici, alimentazione, trattamenti medicali e cosmetici ed esclude quegli aspetti relativi alla sicurezza degli addetti e la sterilità del prodotto finale.
Nel sistema RABC, al processo di accertamento della qualità è stata aggiunta un'analisi del rischio.
Se l’organizzazione è già in possesso di un sistema ISO 9001, potrà sviluppare il sistema RABC in forma integrata con essa.

COS’E’ LA CERTIFICAZIONE
La certificazione è un’attestazione di un soggetto indipendente sulla conformità di un soggetto a determinati requisiti.
I soggetti indipendenti che posso rilasciare la certificazione sono riconosciuti (accreditati) nell’ambito di un sistema internazionale (IAF) che permette al certificato rilasciato di avere una validità internazionale. In Italia, i soggetti qualificati ad operare nel sistema IAF sono accreditati da ACCREDIA.
Fra i soggetti accreditati per il rilascio delle certificazioni, esempio, ISO 9001 e ISO 13485, ITALCERT (Accreditamento ACCREDIA n° 023A) si caratterizza sia per la forte competenza tecnico-scientifica, che consente di fornire un reale valore aggiunto alle aziende certificate, sia per la struttura organizzativa snella, ottimale per poter rispondere prontamente alle esigenze specifiche di ogni cliente.

ITALCERT svolge attualmente attività di certificazione nei seguenti settori merceologici

COME OTTENERE LA CERTIFICAZIONE
Per ottenere la certificazione ISO 9001 /ISO 13485/ ISO 3834/ UNI EN 14065 l’organizzazione deve innanzi tutto avere impostato ed attuato il sistema di gestione, applicandolo a tutta la sua attività o, se lo ritiene, anche solo ad una parte di essa.
L’iter di certificazione prevede una prima valutazione (denominato audit di stage 1) della documentazione del sistema di gestione (es. Manuale, procedure, istruzioni ecc.) e valutare il grado di preparazione dell’organizzazione rispetto al sistema implementato.
A tale attività fa seguito un secondo audit (denominato stage 2 – Audit di certificazione).
Nel corso dell’audit vengono esaminati anche esempi di attività svolta; qualora vi sia attività svolta al di fuori della sede abituale dell’Organizzazione (cantieri, attività svolta presso il cliente ecc.), tali attività vengono anch’esse visionate.
Il risultato dell’audit consiste nella valutazione del grado di conformità del sistema alla ISO 9001 /ISO 13485/ ISO 3834, dettagliato in un rapporto di audit, e caratterizzato da eventuali situazioni di non conformità, il cui grado di criticità può essere variabile. E’ comunque necessario che l’organizzazione assicuri il rispetto dei requisiti di legge relativi ai prodotti / servizi oggetto di certificazione.
Ad esito positivo dell’audit di certificazione all’organizzazione viene rilasciato il certificato di conformità, la cui durata, triennale, è vincolata all’esito di audit di mantenimento annuali.
Il Regolamento per la Certificazione è disponibile nell’area “documenti specifici e modulistica”.

QUANTO COSTA LA CERTIFICAZIONE
La durata degli audit di certificazione e di mantenimento (e quindi il costo dell’attività di certificazione) è sancita per ogni Ente di Certificazione da regolamenti emessi a livello europeo (European Accreditation) e internazionale (IAF) e dipende dalla dimensione, in termini di numerosità del personale operante nel sistema di gestione dell’organizzazione richiedente. Inoltre ACCREDIA (Ente unico di accreditamento) tramite specifici Regolamenti Tecnici RT può richiedere ulteriori incrementi di tempistica e quindi di costi.

Per conoscere i costi di certificazione è pertanto necessario comunicare a ITALCERT alcuni dati, mediante l’apposito modulo disponibile nell’area “documenti specifici e modulistica” al ricevimento dei dati e della richiesta di preventivo ITALCERT Vi fornirà entro 48 ore l’offerta economica relativa alla certificazione richiesta.


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